II PARTE
Abbiamo introdotto la scorsa settimana un argomento molto richiesto, ossia come allestire un acquario marino.
Per chi non avesse letto la prima parte può trovarla cliccando qui-> TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PER ALLESTIRE UN ACQUARIO MARINO. PARTE I
Dopo aver parlato di vasche e attrezzature necessarie all’allestimento e manutenzione di un acquario marino, passiamo a uno degli aspetti più rilevanti: acqua e pH.
Che tipo di acqua dovremo utilizzare a breve e lungo termine e quali parametri chimici (ad esempio il pH, gli NO2, gli NO3, i PO4, il Ca, il Mg e il KH) dobbiamo tenere sotto controllo per una corretta gestione della vasca e degli animali?
Vediamoli insieme.
Per il nostro acquario dovremo utilizzare solo acqua demineralizzata per osmosi inversa arricchita con la giusta quantità di sali per ottenere i corretti parametri chimici propri di un ambiente marino tropicale.
Utilizzeremo quindi acqua salata per il primo allestimento e per tutti i cambi parziali (20% ogni due settimane) e acqua ad osmosi per il ripristino dell’acqua evaporata.
L’acqua ad osmosi inversa è un’acqua demineralizzata priva di nitrati e fosfati, sostanze che in quantità elevate potrebbero favorire la proliferazione di fastidiose alghe. L’acqua del rubinetto non è adatta in quanto contiene cloro, metalli pesanti e altre sostanze altamente pericolose per l’acquario.
Tra i tanti parametri chimici su citati da monitorare periodicamente da parte degli acquariofili marini vi è il pH.
Il pH è un parametro che misura la basicità o l’acidità dell’acqua andando a determinare la concentrazione di ioni idrogeno nell’acqua. Maggiore è la concentrazione di ioni idrogeno, più basso è il pH, più è acida l’acqua.
Il pH ideale per gli organismi marini è compreso tra 8,2 e 8,4 quindi un ambiente basico. Tuttavia, ciò non significa che una lettura poco al di fuori di questo intervallo debba essere causa di preoccupazione. L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere un pH quanto più stabile possibile cercando di mantenere in acquario una durezza carbonatica a sua volta stabile in quanto rappresenta una sostanza tampone. Il pH e il KH sono parametri strettamente legati tra di loro.
Inoltre, bisogna tener presente che il pH è leggermente più elevato di giorno rispetto alla notte. Questo è dovuto ad una serie di reazioni chimiche di ossidoriduzione in presenza di luce che tendono a far aumentare il pH di giorno. Di notte invece reazioni chimiche coinvolte nei processi di respirazione cellulare, che generalmente si verificano in assenza di luce, tendono a far aumentare il tasso di anidride carbonica disciolta in acqua e quindi a far diminuire il pH.
I primi organismi viventi potranno essere inseriti nel momento in cui si riesce ad ottenere una stabilità chimica della vasca, cosa che comincia a verificarsi solo dopo il primo mese di maturazione!
Per avere maggiori informazioni in merito al pH nell’acquario marino, ai test da effettuare o se hai bisogno di una consulenza a domicilio, puoi rivolgerti agli esperti di acquariologia nei megastore Zoomiguana.
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